COS'è IL TENNIS - TENNIS CLUB SAN VITO

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TENNIS




Il tennis è uno sport solitario.
Non c’è un posto dove nascondersi quando le cose vanno male.
Niente panchina, niente bordo campo, nessun angolo neutrale.
Ci sei solo tu, nudo.



(Andre Agassi)



LE ORIGINI DEL TENNIS

Oggi è tra gli sport più seguiti e praticati al mondo, ma la sua popolarità risale addirittura al Medioevo e ha segnato tutto il Rinascimento, quando a giocarvi furono illustri sovrani, nobili signori e artisti famosi come Caravaggio. Stiamo parlando del Tennis.

Per ripercorrere le origini del Tennis, occorre ricordare che tutto ebbe inizio dalla pallacorda. La pallacorda era chiamata così perché la pallina veniva scambiata tra due giocatori al di sopra di una corda tesa. Per colpirla si usava all’inizio la mano aperta, tanto che in Francia il gioco fu detto Jeu de Paume (“gioco di palmo”). Furono poi adottati appositi guanti e dal Cinquecento la racchetta. Lo sport divenne rapidamente popolare e venne praticato con passione.
Sembra ad esempio che il grande artista Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, uccise un suo rivale - tale Ranuccio Tomassoni - proprio in seguito ad una disputa nata per un fallo alla pallacorda!

Il campo era più piccolo di quelli di oggi e aveva la rete più alta, ma già dal 1900 dimensioni e regole divennero analoghe a quelle attuali: poco più tardi, nel 1909, il Tennis Club San Vito mise le proprie radici.

Ultima curiosità: nel 1900, a Parigi, il tennis è stato il primo sport olimpico – assieme al golf e al croquet – a dare spazio alle donne.


L'attrezzatura necessaria

Che cosa serve per giocare a tennis in termini di attrezzatura? L’essenziale per scendere in campo è semplice da definire, anche osservando da fuori qualcuno impegnato nel gioco: un paio di scarpe sportive adatte, calze, pantaloncini o gonnellino, maglietta e… racchetta. Servono ovviamente anche le paline, ma basta che le abbia portate con sé uno dei giocatori.
Il discorso si fa più specifico, tecnico e articolato, quando si parla dell’attrezzatura di un tennista agonista.

Un giocatore che partecipa a tornei individuali e/o gare a squadre e si allena con continuità per poter dare il meglio di sé in queste competizioni. Ecco che allora l’attrezzatura diventa elemento fondamentale della performance, va pensata e allestita in funzione di essa, si tratti di un semplice allenamento o di una partita di torneo.
Il borsone del tennista agonista diventa come l’officina degli attrezzi di un meccanico di Formula 1: deve contenere tutto ciò che serve per fare in modo che si possa dare il meglio di sé per tutta la durata dell’impegno, affrontando adeguatamente la fatica, le condizioni atmosferiche e i piccoli imprevisti che potrebbero verificarsi sul campo.

IL KIT DELL'AGONISTA
L’ATTREZZATURA DI BASE
Dunque, ripartendo dalle basi, cioè i piedi, possiamo dire che l’attrezzatura di un agonista che va ad allenarsi o a giocare un match dovrebbe comprendere:
Un paio di scarpe adatte alla superficie (ogni modello di calzatura da tennis di qualità è disponibile nella versione “clay”, cioè con suola da terra battuta, o “all court”, suola adatta a tutte le superfici specialmente quelle dure, sintetiche. I più smaliziati consigliano di non usare mai scarpe nuove di zecca per una partita di torneo: meglio rodarle qualche ora in allenamento.
  1. Due paia di calze, meglio se specifiche, con rinforzi nelle zone più sottoposte a sfregamento.
  2. Pantaloncini, con o senza 'mutanda' incorporata a seconda dei gusti individuali.
  3. Magliette, più di una, da sostituire al bisogno, quando troppo intrise di sudore.
  4. Tuta (d’estate almeno la giacca della tuta) per il pre e post-match
  5. Due (almeno) racchette identiche, possibilmente customizzate in modo che peso e bilanciamento siano i medesimi per entrambi i telai.


Finora abbiamo parlato dell’attrezzatura base di un agonista. Ma nella sua borsa non possono mancare altri fondamentali ausili sia per l’allenamento che per la gara. A questi dettagli fondamentali l’ex Top 10, poi coach Brad Gilbert, vero perfezionista in materia, ha dedicato un intero capito del suo “Winning Ugly”, libro di riferimento per il competitore incallito.
Vai a leggere la check-list direttamente sulla pagina di SuperTennis!!


LA RACCHETTA
Nella scelta della tua prossima racchetta da tennis ti consigliamo di tener presenti alcune indicazioni di riferimento, fondamentali per poter fare una scelta idonea ed adeguata per l’attrezzo che dovrà essere il tuo primo “amico” sul campo da tennis e dovrà aiutarti ad esprimere al meglio il tuo gioco e ad evolverlo nel tempo.

Oltre alle caratteristiche tecniche e che riguardano il tuo stile di gioco ti invitiamo a considerare con molta attenzione anche le tue caratteristiche fisiche (sesso, età, peso, corporatura), nonché il tuo grado di preparazione atletica. Questi dovranno essere i principali aspetti di riferimento che dovranno guidare la tua scelta.

Inutile infatti intestardirsi nella scelta di telai troppo impegnativi, magari solo per il fatto che vengono utilizzati dal nostro campione preferito (che comunque usa un telaio personalizzato, simile soltanto nella grafica a quelli che possiamo acquistare sul mercato!!); utile e proficuo invece orientarsi sulla racchetta da tennis migliore per sé, in base a quanto sopra specificato, che consenta di sentirsi a proprio agio durante il gioco e permetta di esprimere al meglio il nostro potenziale.
In particolare, nella scelta della tua prossima racchetta da tennis fai attenzione ai principali parametri di riferimento, che ne connotano caratteristiche tecniche. Per aiutarti nella tua scelta, abbiamo stilato di seguito una breve guida, premettendo che il carattere di ogni racchetta da tennis è determinata dal mix dei seguenti elementi e non da uno soltanto di essi, e che la scelta ed il “feeling” che possiamo stabilire con essa è molto personale

Questa è giusto una traccia di riferimento sui principali aspetti da considerare nella scelta della propria racchetta da tennis. Ovviamente la cosa migliore è sempre avere la possibilità di provare più di un telaio (test negozi, amici, maestro, …) magari anche con caratteristiche diverse, per rendersi conto effettivamente di quale sia il telaio più adatto al nostro gioco.
il peso del telaio
Determina in modo diretto la maneggevolezza della tua racchetta, nonché la sua potenza. Va da sé intuire come una racchetta “pesante” sia più potente, ma richieda doti fisiche più importanti e ne riduca il grado di maneggevolezza, rendendola più “difficile” da gestire, soprattutto per i principianti. Un telaio più “leggero” ci aiuterà ad avere un maggior senso di controllo dell’attrezzo, aumentandone di conseguenza la maneggevolezza, ma riducendo la potenza dei nostri colpi. Telai leggeri si intendono indicativamente quelli con un peso che oscille tra i 220 e i 275 grammi; telai intermedi tra i 275 e i 315 grammi; telai pesanti oltre i 315 grammi.

il bilanciamento del telaio
Indica la distribuzione del peso di una racchetta, o meglio, il suo “punto di equilibrio”.
Indicativamente le racchette da tennis potranno avere un bilanciamento “in testa” o “al manico”; oppure “al cuore”.
Più il punto di equilibrio del telaio è spostato verso la testa della racchetta, più aumenta la velocità dell’attrezzo durante i colpi e di conseguenza la forza con cui possiamo colpire la pallina, generando così potenza, ma meno controllo.
Al contrario, più il punto di equilibrio è posto al manico, più la mia racchetta risulterà maneggevole e mi trasmetterà una sensazione quasi di leggerezza, ma di minor potenza.
Il bilanciamento al cuore risulterà invece il più neutro, identificando il punto di equilibrio al centro del telaio.
Per rendere bene l’idea sul concetto di bilanciamento…provate ad impugnare un martello prima dal manico e poi dalla testa, e sferrate qualche colpo in aria (con attenzione!!). Avrete due sensazioni completamente opposte; eppure il martello è sempre lo stesso! Ecco, avete scoperto come incide il bilanciamento del peso sulla vostra racchetta, e quindi sui vostri colpi!!
Un piatto corde ampio pertanto (indicativamente sopra i 100pollici) consente di intercettare e ribattere la pallina con maggiore facilità e potenza, lasciando però qualcosa al controllo, che risulterà meno preciso. Al contrario un piatto corde più ridotto (indicativamente tra i 90 e i 100 pollici) ci costringerà a colpire la palla con maggior precisione e potenza se vogliamo essere incisivi, ma ci aiuterà nel controllo e nella direzione dei nostri colpi.

il piatto corde
Misurato in cm quadrati o pollici, identifica la superficie utile all’interno dell’ovale della racchetta, l’area in cui sono montate le corde, dove viene colpita la pallina. E’ piuttosto intuitivo comprendere che più ampio è il piatto corde della mia racchetta, più sarà facile colpire la pallina. Più ampia sarà infatti anche l’area cosiddetta “sweetspot”, cioè l’area ottimale del piatto corde in cui risulta ideale colpire la pallina, per massimizzare l’efficacia dei miei colpi.

Se così non fosse, la misura del manico che utilizzate non è corretta ed il suo utilizzo potrebbe pertanto incidere sul comfort, nonché provocare potenziali disturbi fisici (mano, polso, avambraccio, gomito).

il manico
Caratteristica della racchetta che indica la sezione del suo manico, incide sul comfort di gioco e sul conseguente “stress” di mano, polso e avambraccio. Le misure disponibili vanno su una scala da L0 a L5. In linea di massima, le misure L0,L1,L2 sono indicate per giocatori junior o donne; le misure L3,L4,L5 per giocatori adulti, in prevalenza maschi. La misura media più diffusa è la L3. La misura corretta del manico deve consentire di impugnare la racchetta comodamente e lasciare uno spazio pari allo spessore del vostro dito indice, tra la punta delle dita ed il palmo della mano stessa, una volta impugnata la racchetta.

Esistono anche telai con profilo variabile, che hanno spessori differenziati (maggiori) nella parte centrale del profilo del piatto corde.

il profilo
Indica lo spessore del telaio della racchetta. Più è spesso, più incide su potenza e spin (rotazioni) della pallina; più è sottile e più favorisce il controllo della pallina stessa, consentendo però un minor grado di rotazioni. Profili dai 18 ai 22 millimetri circa, indicano telai di massima più volti al controllo e a generare colpi maggiormente “piatti”, profili dai 23 ai 26 millimetri invece caratterizzano telai più potenti e che consentono rotazioni più esasperate.

Direttamente collegata a queste considerazioni sarà anche la tensione delle mie corde (oltre che il calibro delle stesse), a tal proposito più sarà bassa più mi fornirà potenza, più sarà alta più mi favorirà nel controllo dei miei colpi.

lo schema corde
Indica il numero di corde verticali e orizzontali che compongono l’incordatura della racchetta. Ad esempio uno schema corde 18x20, indica che quel telaio, una volta incordato, avrà 18 fili in verticale e 20 in orizzontale. Lo schema corde di una racchetta può essere più o meno fitto (o aperto); la trama delle corde incide su controllo, potenza e rotazione dei colpi. Più lo schema è fitto, più vengo agevolato nel controllo dei miei colpi; più invece il mio schema corde sarà aperto (es 16x18 il più diffuso, ma non mancano racchette con schemi ancora più aperti), più avrò potenza e spin a mia disposizione.

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Per compiere una scelta oculata però basta avere un po’ di accortezza negli aspetti da considerare prima di procedere all’acquisto delle nostre prossime scarpe da tennis.
La prima cosa da considerare è sicuramente la superficie del terreno di gioco su cui utilizzerò le mie scarpe: terra battuta? Cemento o resine sintetiche (Greenset, PlayIt, …)? Erba sintetica? Erba naturale? Concentrandosi prevalentemente sulle prime due categorie di superfici, copriremo la maggior parte delle situazioni di gioco abituali.
Per quanto riguarda la prima caratteristica delle scarpe da tennis che ne distinguono l’utilizzo in base alla superficie di gioco è sicuramente la suola E tu, come ti orienti nella scelta delle tue scarpe da tennis?
scarpe per terra battuta
la suola infatti ha una conformazione caratteristica, cosiddetta “a spina di pesce”, con trama a zig-zag uniforme, per agevolare la stabilità, la presa al terreno e le classiche scivolate, per ovviare così a possibili traumi alle articolazioni.

LE SCARPE da TENNIS
La scelta delle proprie scarpe da tennis non è una cosa così semplice e da affrontare dando per scontato che…tanto una scarpa vale l’altra. Assolutamente no! E soprattutto attenzione a credere che le scarpe che vanno bene ad una persona (ad esempio, il mio amico-avversario abituale al club) possano in automatico essere anche le scarpe che fanno al caso mio.

Niente infatti come le scarpe nel tennis hanno un carattere “personale”. I nostri piedi sono diversi da quelli del nostro amico, o no?

Certo, non è necessario farsi realizzare scarpe da tennis personalizzate (anche se in certi casi plantari su misura possono fare la differenza), sul mercato oggi esiste un’offerta molto ampia che può tranquillamente coprire le più svariate esigenze. Il problema è che, alle volte, proprio questa vastità di offerta può disorientare…

Non è un caso infatti che spesso, quando troviamo le “nostre” scarpe da tennis, una volta consumate tendiamo a riacquistare lo stesso modello di scarpa (o comunque siamo restii a cambiare), perché abbiamo il timore di non ritrovare le caratteristiche giuste in un altro paio di scarpe.
scarpe per cemento o resina
la suola ha una conformazione più piatta e con zone differenziate, questo per favorire la presa su queste superfici più dure e meno ruvide e per aumentarne la stabilità ed evitare in questo caso di scivolare.
Alcuni produttori e alcuni modelli di scarpe prediligono forme e materiali più snelli e leggeri, nonché piante del piede più strette, per incrementare caratteristiche di gioco come velocità e rapidità, altri invece sono più orientati alla stabilità ed al comfort, proponendo scarpe più pesanti e dalla struttura più massiccia. Questi aspetti dovranno essere considerati in rapporto anche al mio modo di “muovermi sul campo”. Se sono un giocatore agile e snello, dovrò prediligere calzature leggere che mi permettano di muovermi con una certa rapidità; se al contrario la mia priorità è data al comfort e alla stabilità (dovuta anche alla mia corporatura), dovrò orientarmi verso calzature più stabili e maggiormente strutturate. Per la scelta delle prossime scarpe da tennis, ti consigliamo pertanto di considerare tutti questi aspetti per poter identificare quali siano le scarpe da tennis maggiormente adatte alle tue necessità.

le misure
Oltre alla suola, altre caratteristiche da considerare nella scelta delle scarpe da tennis sono la struttura e la “calzata”.
Quest’ultima caratteristica in particolare è direttamente legata anche alla forma del nostro piede, che deve essere avvolto e sorretto in modo corretto dalla calzatura, spesso anche grazie a rinforzi specifici in alcune zone. La calzata dipende sicuramente dalla misura che andremo a scegliere, ma anche dalla forma della calzatura (sia della pianta che della tomaia) e dal materiale con cui la calzatura è stata costruita (pelle, gomma, retinato, …). Per quanto riguarda la misura da scegliere, ricordiamo che scarpe di misura troppo piccola sono la causa di dolori e di problemi ai piedi; scarpe di misura troppo larga causano problemi di stabilità e procurano vesciche. Ricordiamo anche che le misure (taglie) delle scarpe da tennis possono variare da produttore a produttore. Per la scelta consigliamo di fare riferimento alle tabelle di conversione taglie/misure internazionali.

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info@tcsanvito.it
ASD TENNIS CLUB SAN VITO
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